lunedì, giugno 13, 2011

 

13 giugno 2011

E' nata come ode al 30 maggio ma ce la godiamo di più il 13 giugno....


Ode al 30 maggio

Ei fu: il re degli immobili, dato il mortal referto,

vide lo spoglio infausto, trombarlo ormai per certo.



Così, percosso e attonito, a terra si accasciò,

muto pensando al popolo, che dunque lo bocciò.



Invan promesse e favole, aveva dispensato,

invan ci inflisse ignobili concioni, esagitato.



Inutili la Mediaset e il mare di sondaggi

con cui sommerse, impavido, l’Italia e i suoi paraggi:



la verità dell’urne – gli piacque o non gli piacque –

gli inferse la mazzata, onde, infelice, tacque.



Ed or visi funerei s’aggirano stravolti,

i bei sorrisi arcòrei, tosto si son dissolti,



lasciando ai mesti volti i segni del dolor:

tutto è perduto, dicono, purtroppo anche l’onor.



Dall’Alpi a Castrovillari, ai lidi maremmani

piangono calde lacrime i Bondi e gli Schifani.



Eh, beh, caro onorevole, non sempre può far festa,

suvvia non faccia il tragico, sollevi pur la testa.



Lei ch’è un forzuto italico, potente, astuto e ricco,

ritroverà gli stimoli per non colare a picco.



E se il suo amor tradito dall’itale contrade

le fa provare i triboli, tenti con altre strade.



Rifletta che l’amore – mio caro Berlusconi –

nessun può accaparrarselo soltanto coi milioni,



né giova dare al prossimo dei pirla e dei coglioni

solo perché dissentono dalle di lei opinioni.



Finisce qui, per ora, il tempo del suo imperio,

dia retta a me, non s’agiti: cerchi d’esser più serio!



Alessandro Canzoni (alias Nando Tonon)

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