mercoledì, ottobre 24, 2007

 

Scottex batte Scotton

Io trovo questa sentenza estremamente ingiusta. Perchè mai un'azienda deve rinunciare al marchio che è anche il suo cognome in nome di una presunta somiglianza con Scottex?
Scotton somiglia a scottex? Fanno anche prodotti che non c'entrano un picchio con la carta scottex!
Toni
www.tonicopi.it


martedì 23 ottobre 2007 bassano pag. 33

SENTENZA. Il Tribunale annulla il marchio dell’azienda romanese specializzata nella produzione di scatole perché troppo simile a quello della multinazionale

Scottex stoppa Scotton
di Alessandro Zaltron

Essere defraudati del proprio nome è un’esperienza da non consigliare a nessuno.
Se poi il nome diventa anche il marchio commerciale, e l’azienda si è fatta conoscere in questo modo da 33 anni, lo smacco è ancora più cocente, e dannoso dal punto di vista economico.
Ma il Tribunale di Venezia non si è fatto commuovere. Di fronte alla causa intentata dalla multinazionale Kimberly & Clark, i giudici lagunari hanno condannato la ditta Scotton di Romano d’Ezzelino: il suo nome è troppo simile a Scottex, celeberrimo marchio mondiale, specialmente perché all’estero Scotton lo pronunciano Scòtton, incuranti dell’accento che alla veneta cade sulla sillaba tronca.
Il rischio di equivoci, secondo la pronuncia, sarebbe palese.
«Ci sembra assurdo non poter utilizzare il cognome che abbiamo fin dalla nascita - commenta amareggiata Luisella Scotton, una delle titolari dell’azienda - soprattutto perché noi produciamo scatole, cosa c’entrano con la Scottex?La sentenza ha colto di sorpresa anche noi, per cui valuteremo il da farsi».
L’inghippo sta nel fatto che la categoria merceologica dei due articoli - carta e scatole - è la medesima e la multinazionale ha inteso tutelarsi, in previsione anche del fatto che la Scotton possa dedicarsi a una produzione concorrente e beneficiare della notorietà del marchio Scottex.
Inoltre, per una banale disattenzione, il marchio Scotton non è stato registrato ininterrottamente fin dall’inizio delsuo utilizzo, cosicchè fa fede la data del 2002, successiva a quella di registrazione della Scottex.
Per fortuna, visto che il Tribunale ha riconosciuto la mancanza assoluta di concorrenza sleale, la ditta romanese non dovrà pagare i 140 mila euro di danni richiesti dalla controparte.
Il marchio Scotton, però, da adesso è stato dichiarato nullo e pertanto l’azienda non potrà pubblicizzarlo, e dovrà rinunciare anche al sito internet (attualmente www.scotton.it).
Una tegola che sicuramente amareggia gli impenditori Scotton, titolari anche di un’altra Spa, Cartai Bassanesi, e proiettati all’apertura del loro nuovo stabilimento a Borso, prevista nel 2008 su una superficie coperta di oltre 11 mila metri quadri.
Ulteriore tappa di una carriera lunga, resistente e ultimamente... poco morbida.


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