sabato, dicembre 13, 2008

 

Clamorosi sbagli!


Ultimamente mi capita, sarà senza dubbio per via degli anni, di scordarmi le cose recenti. Tipo rifare un lavoro al computer che avevo già fatto. Ma certo che sbagli così clamorosi come questi non ne ho ancora fatti! Leggete, leggete...
Toni

lunedì 24 novembre 2008 bassano pag. 20

VALBRENTA. Numerosi turisti arrivano in treno pensando che sia la Repubblica del Titano

«È qui San Marino?»
«Sì, ma... di S. Nazario»
di Renato Pontarollo

«È qui San Marino?" hanno chiesto quattro turisti canadesi, scesi dal treno a San Marino, minuscola stazione ferroviaria tra Carpané e Cismon del Grappa. San Marino, la contrada più a nord del Comune di San Nazario, un centinaio di abitanti, un ristorante e un negozio di alimentari, l'ufficio postale, la chiesa e la stazione ferroviaria (questi ultimi a servizio ridotto) l'estate scorsa è diventato meta di numerosi turisti stranieri: americani e inglesi, canadesi, irlandesi, cinesi, australiani, perfino un indonesiano, e di varie altre nazionalità. Anche l'altro giorno sono giunti due ragazzi stranieri, come se la contrada fosse diventata un polo turistico internazionale. «Mai, come nell'estate scorsa - dicono a San Marino - sono giunti così tanti stranieri. In una sola settimana almeno sei; un altro giorno tre. Cercavano il centro di San Marino».
Uno dei casi più curiosi è quello di una comitiva di canadesi, capitata l'estate scorsa a San Marino. «Sono arrivati qui belli come il sole - racconta Gloria Ceccon, che gestisce il negozio di alimentari - portando pesanti bagagli. Chiesero in inglese: “È San Marino?”. Dissero che venivano dal Canada! Hanno compreso l'errore e sono scoppiati in una fragorosa risata».
«Quando vediamo qualcuno scendere con la valigia dalla stazione, - dice - ci rendiamo conto che si tratta di stranieri giunti per sbaglio a San Marino. Prendo una carta geografica e indico loro la Repubblica di San Marino e dove si trovano. Quando si rendono conto del pasticcio sorridono divertiti, non li ho mai visti arrabbiati, solo dei cinesi si sono messi le mani tra i capelli. Forse l'errore è dovuto nel digitare al computer “San Marino” invece di “Repubblica di San Marino”. È una negligenza alla quale si potrebbe facilmente ovviare, - osserva Gloria Ceccon - basterebbe un po' di buona volontà anche da parte delle FS».
I turisti che arrivano a San Marino provengono dalla Germania o dall'Austria, qualcuno da Roma, i più da Venezia. Ma una ragazza, Giada Danetto, è giunta a San Marino addirittura da Treviso. Le era stato fissato un appuntamento di lavoro nella Repubblica di San Marino. Ma scesa a San Marino di San Nazario e chiamato al cellulare il suo interlocutore, la trevigiana aveva compreso l'equivoco ed era andata su tutte le furie. Si trovava a oltre 300 chilometri di distanza e pretendeva che qualcuno venisse a prenderla. «Cose dell'altro mondo. - commentano a San Marino - Un americano è giunto da Roma e ha girovagato per la contrada sconcertato e disorientato. Non sapeva dove andare. Più di qualche volta, anche gli anni scorsi, abbiamo accompagnato questi turisti con l’auto fino a Carpané o a Bassano». «A luglio è arrivata a Costa di Valstagna una coppia di americani. - racconta Liliana Boffetti - Attraversato il ponte, me li sono visti davanti a casa, carichi di bagagli. Mi hanno fatto tale pena che li ho portati fino a Bassano, dando loro le indicazioni opportune». «Un paio di anni fa - dice Luigino Marini - qui è giunto un americano, proveniente da Roma. L'ho condotto fino alla stazione di Cismon del Grappa. L'altro giorno, proveniente da Venezia, è arrivato un indonesiano. Gli ho spiegato di riprendere il treno, consegnandogli un biglietto per Bassano, dove avrebbe potuto avere le informazioni necessarie. Penso che si potrebbero evitare questi equivoci che portano tanti disagi, come si è verificato l'estate scorsa».

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